Marsala, punta estrema della Sicilia occidentale, sorge su Capo Boeo, con un territorio esteso oltre 240 chilometri quadrati, quinto Comune della Sicilia per popolazione (quasi 90 mila residenti). Essa affonda le sue radici nel 397 a.C., quando dal mare giungono i superstiti della colonia fenicio-punica di Motya agli attacchi di Dionidio I, tiranno di Siracusa. Il nuovo insediamento di superstiti si chiamo’ Lylibeo, ossia "la città che guarda la Lybia". La Lylibeo cartaginese passò in mano ai romani nel 241 a.C., per divenire uno dei centri più importanti della Provincia siciliana. Devastata dai Vandali all'inizio del V secolo d.C., fu annessa nel VI all'impero di Giustiniano e visse secoli bui, segnati dal disinteresse di Bisanzio e dalle incursioni dei pirati. L'arrivo degli arabi, nel IX secolo, segnò la rinascita della città, che fu ribattezzata Marsa Alì o Marsa Allah (Porto di Alì) o anche Porto (Marsa) Alì (Grande). Ai musulmani seguono i Normanni e gli Svevi, tra il XII e il XIII secolo, Marsala diventa centro agricolo, nascono e si sviluppano i feudi nei quali, grazie agli Angioini, si diffondono le colture dei cereali e cresce la pastorizia. Nel 1575 gli Spagnoli chiudono il porto per fronteggiare le invasioni saracene, spostando così l’economia dal mare alla terra con la diffusione della viticoltura. Nel 1773 fu ancora una volta un arrivo dal mare a cambiarne le sorti: l'approdo dell'inglese John Woodhouse che "scoprì" il vino marsala e ne avviò l'esportazione annoverando tra i suoi più illustri clienti l'ammiraglio Nelson e la flotta britannica. Si deve ai Woodhouse l'esplosione dell'economia marsalese e ai Florio, dieci anni dopo, i primi italiani a commercializzarlo. Sempre dal mare l'11 Maggio 1860 sbarco’ Giuseppe Garibaldi che, con i suoi Mille, avvia da qui l'unità d'Italia. Dopo 83 anni nella storia di Marsala vi è però anche un altro 11 maggio, quello del 1943: un bombardamento britannico della 2^ guerra mondiale sul centro abitato causò numerose vittime tra i civili e sfregiò prerennemente il centro storico barocco della città.
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Madonna della Cava - Santo Patrono 19 gennaio
Venne in sogno a Padre Leonardo Savina, frate dell’Ordine degli Eremiti Agostiniani, l’immagine della Madonna che lo esortava a scavare presso la cava per ritrovare l’antico Simulacro su cui edificare una Chiesa. Simulacro che fu effettivamente nascosto dai cristiani lilibetani per proteggerlo dalle persecuzioni…..
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Santo Padre delle Perriere
La grotta del Santo Padre delle Perriere, sita ai confini con il Comune di Mazara, è scavata in una cava, un tempo adibita alla lavorazione del tufo, detta perriera. Il luogo è tutt’oggi meta di pellegrinaggi e di preghiera e conserva la copia del busto di San Francesco di Paola…..
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Mercato del pesce
Il Mercato, già luogo di commercio e di scambio dove sorgevano bancarelle e negozi è stato recentemente restaurato. Concepito all’interno delle mura, adiacente a Porta di Mare, affaccia sulla Piazza dove domina oltre che il portale d’entrata, la fontana ottagonale. Oggi il Mercato di Marsala rappresenta la cospicua attività dei pescatori e del mercato del pesce, fiorente attività di questa costa siciliana che vede nei suoi mari il passaggio dei tonni….
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