Mozia fu probabilmente interessata dalle esplorazioni dei mercanti-navigatori fenici, che si spinsero nel Mar Mediterraneo occidentale, a partire dalla fine del XII secolo a.C.: dovette rappresentare un punto d'approdo ed una base commerciale morfologicamente molto simile alla città fenicia di Tiro. Il nome antico in fenicio era Mtw, Mtw o Hmtw, come risulta dalle legende monetali; il nome riportato in greco è citato anche da Tucidide[2] e da Diodoro Siculo[3]. Intorno alla metà dell'VIII secolo a.C., con l'inizio della colonizzazione greca in Sicilia, Tucidide riporta che i Fenici si ritirarono nella parte occidentale dell'isola, più esattamente nelle tre città di loro fondazione: Mozia, Solunto e Palermo. Archeologicamente è testimoniato un insediamento della fine dell'VIII secolo a.C., preceduto da una fase protostorica sporadica ed alquanto modesta. Le fortificazioni che circondano l'isola possono essere forse collegate alle spedizioni greche in Sicilia occidentale di Pentatlo e Dorieo nel VI secolo a.C.
Fonte : Wikipedia ...
(Distanza dal B&B circa km 30)
La Riserva dello Stagnone, si estende da Capo San Teodoro a Capo Boeo, creata nel 1984 dal comune di Marsala. Si presenta agli occhi dei visitatori con un paesaggio di isolette verdeggianti, i canneti, i mulini a vento, le bianche dune di sale, tegole mare e tramonti che tingono il cielo di colori meravigliosi. La riserva è caratterizzata da acque molto basse (1-2 mt. e spesso non più di 50 cm) e calde in quanto gli isolotti presenti in essa non permettono il ricambio dell’acqua necessario quindi il mare si presenta stagnante con una temperatura al di sopra del normale. Le isole dello Stagnone sono quattro: Mozia, Isola Grande, Schola e Santa Maria. La laguna è fiancheggiata da saline che offrono una vista bellissima: gli specchi d'acqua suddivisi da sottili strisce di terra formano una scacchiera irregolare e multicolore. Lo spettacolo è ancora più suggestivo in estate, al momento della raccolta del sale, quando le tinte rosate dell'acqua nelle varie vasche si intensificano e le vasche più interne, ormai prosciugate, brillano al sole. Le sue acque calde sono il luogo ideale per ospitare orate, spigole, triglie, anguille, saraghi, seppie, polpi, crostacei e altre specie minori, dove i pesci sfruttano le caratteristiche della riserva per deporvi le loro uova, l'incremento ittico è inoltre preservato dal divieto di caccia e di pesca subacquea e con le reti. In determinati periodi dell’anno lo Stagnone ospita diverse specie di uccelli migratori, che qui nidificano o transitano durante le loro migrazioni. E' possibile ammirare: cavalieri d’Italia, anatre selvatiche, aironi e fenicotteri bianchi o rosa, ecc... La Via del sale, viene identificata lungo la litoranea dalla SP21 per 29 km da Trapani a Marsala. Le Saline in passato rappresentavano l'attività principale dello Stagnone che si esercitava facendo evaporare l'acqua incanalata in speciali laghetti, per poi raccogliere il sale. Negli anni Cinquanta Marsala vantava ben nove saline che occupavano una superficie di quasi 450 ettari, per una produzione complessiva di 53.000 tonnellate di sale. Oggi le saline in funzionamento sono soltanto quattro, la superficie coinvolta è diminuita a 205 ettari, con una produzione fortemente ridotta a sole 25.000 tonnellate a causa degli alti costi di produzione e del personale addetto alla cura della salina. Il pompaggio dell'acqua e la macinazione del sale erano svolte per mezzo dei mulini a vento, alcuni ancora oggi conservati e ristrutturati. La presenza dei Mulini a vento e di queste enormi dune bianche di sale rende il paesaggio un quadro d’altri tempi. Tra i Mulini, uno, quello di Ettore Infersa, ospita il Museo del Sale, meta turistica da non perdere. A rendere il paesaggio ancora piu’ suggestivo e pieno di colori ci pensano gli sportivi e amanti del Kitesurf o Windsurf, in quanto l’acqua è poco profonda ed allo stesso tempo lo Stagnone è esposto a tutti i venti……
Fonte : Wikipedia ...
(Distanza dal B&B circa km 30)
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